Dove cresce il pistacchio, viaggio nell’entroterra siciliano

L’oro verde siciliano, dal 2009 è prodotto a Denominazione di Origine Protetta. Ma dove cresce il pistacchio?

A Bronte. Piccolo paese in provincia di Catania, che dai piedi dell’Etna è riuscito a conquistare tutto il mondo.

Bronte nel corso della storia ha fatto parlare di sé, soprattutto per la tenacia della sua popolazione e per la bontà del suo pistacchio. Tra il 1468 e il 1491 la cittadina ha permesso a un grande gruppo di profughi albanesi di vivere sul territorio. Della cultura albanese è rimasto ben poco oggi nel borgo, unico segno del loro passaggio: alcuni cognomi come Scafiti o Zappia oltre ad alcune parole tipiche, come “cuppino” da “kupin”.

La storia di Bronte

Nata nel 1520 con un decreto imperiale di Carlo V d’Asburgo, è durante il risorgimento che Bronte raggiunge l’apice. 

L’8 agosto 1860 infatti partirà una ribellione rimasta nella storia con il nome di “I fatti di Bronte”. Proprio nel pieno dell’Unità d’Italia, quando Garibaldi era in Sicilia, scoppiò nel borgo una rivolta (poi sedata da Nino Bixio) e alcuni contadini uccisero dei latifondisti.
La rivolta fu sedata da Nino Bixio. I fatti di Bronte entrarono nella storia dell’Isola, tant’è che anche Giovanni Verga nella sua novella “Libertà” (parte delle Novelle Rusticane) li cita, così come fa Carlo Levi in “Le parole sono pietre”. Sui Fatti di Bronte è anche incentrato “Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato” film di Florestano Vancini. 


Ma non furono solo le insurrezioni a mettere a soqquadro la città. Tre eruzioni dell’Etna infatti la danneggiarono nel 1651, 1832 e 1843.

Infine, anche prima del pistacchio Bronte era conosciuta in tutto il mondo. Il cognome delle sorelle Brontë infatti sembra provenire proprio da qui. Il padre delle due scrittrici infatti ad un certo punto della sua vita ha deciso di cambiare cognome da Prunty a Brontë in onore di Horatio Nelson, che nel 1799 era stato insignito del titolo di duca da Ferdinando I delle Due Sicilie. 

Il pistacchio di Bronte

Bronte durante tutto l’anno ha una temperatura che si aggira attorno ai 14°, clima che permette la coltivazione dell’oro verde.
La coltivazione e la produzione di pistacchio è un’importantissima fonte di reddito per il comune. Bronte con più di 19mila abitanti, conta oltre 5mila produttori di pistacchio. Il piccolo frutto viene coltivato tra i 400 e i 900 metri d’altezza, smallato e asciugato, per poi essere venduto dai produttori al mercato delle aziende esportatrici come Luscioux.
Ad oggi il 90% della produzione Siciliana di pistacchio è in mano a Bronte, si tratta dello 0,25% della produzione mondiale.

Annualmente tra l’ultima domenica di settembre e la prima di ottobre, nel centro storico si dà il via alla famosa sagra del pistacchio di Bronte. Durante le due giornate dedicate (solitamente domeniche), si dà ai partecipanti la possibilità di gustare i prodotti ottenuti dalla lavorazione del pistacchio, dalle creme alle farine, passando per i pesti.

 

Tagliatelle al pesto di pistacchio

Uno dei piatti tipici di Bronte sono le tagliatelle al pistacchio. 

 

Fate rosolare la cipolla (opportunamente tagliata a fettine) in un po’ d’olio, aggiungete il pesto e lasciate cuocere per qualche minuto; a fuoco spento aggiungere la panna, versandone poca per volta, e mescolate fino a ottenere una salsa omogenea. Nel frattempo cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolatele e conditele con la salsa prima ottenuta. Mescolate bene e servite. Aggiungere parmigiano a piacimento. È possibile condire con un po’ di pistacchio grattugiato.

 

Ingredienti per 4 persone:

500 gr. di tagliatelle,

100 ml. di panna da cucina,

olio quanto basta,

mezza cipolla,

100 gr. di pesto di pistacchi,

sale quanto basta,

parmigiano grattugiato

Prodotti Consigliati

Pesti

Tutto il gusto del buon pistacchio siciliano trasformato in condimento, da mettere nella pasta o per arricchire un piatto di pesce, regalandogli un pizzico di tradizione. I migliori pistacchi siciliani sono stati raccolti e selezionati per creare questo fragrante pesto che renderà ogni ricetta un capolavoro.

Granella e Farine

Frutto della triturazione dei migliori pistacchi siciliani, è la granella il segreto di ogni chef. Pronta per essere usata su primi piatti, secondi e dolci, per regalare colore e croccantezza in qualsiasi momento e donare il tocco finale ad ogni ricetta.

Frutta Secca Siciliana

La migliore frutta nata dalle coltivazioni siciliane, scelta ed essiccata secondo tradizione senza alterarne il gusto naturale. Pistacchi, noci e mandorle siciliane sono impacchettati singolarmente in confezioni sottovuoto, per mantenere le caratteristiche principali inalterate e il gusto unico della tradizione.  

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